I requisiti della procura per la rappresentanza: nuovi chiarimenti da parte della Suprema Corte

È ormai pacifico che nel procedimento di mediazione obbligatoria la comparizione personale delle parti, assistite dal difensore, è necessaria; ciononostante le parti hanno la facoltà di farsi sostituire all’incontro da un rappresentante munito di apposita procura sostanziale.

A tal proposito, con sentenza n. 14676/2025 la Sez. III Civile della Corte di Cassazione ha fatto luce in merito al contenuto che la procura sostanziale conferita dalla parte al rappresentante deve avere.

Al fine di poter attribuire valido potere di rappresentanza per consentire la partecipazione all’incontro di mediazione, è sufficiente che il rappresentante disponga di apposita procura speciale sostanziale che permetta allo stesso di disporre dei diritti oggetto della mediazione stessa. La Corte ha specificato che non occorre il richiamo alla specifica controversia, poiché non esiste alcuna disposizione normativa che impone al rappresentante della parte di essere munito di procura speciale contenente specifici riferimenti alla controversia oggetto della mediazione. Non occorre che la procura contenga un riferimento espresso alla singola controversia né che venga conferita caso per caso; piuttosto è fondamentale che il rappresentante sia a conoscenza dei fatti rilevanti in merito alla controversia, collegati all’oggetto della mediazione. La procura va quindi conferita a un soggetto che ha adeguata conoscenza delle vicende sostanziali alla base della controversia: il rappresentante deve essere a conoscenza dei fatti e deve essere munito dei poteri per la risoluzione della controversia.

Il rappresentante può anche coincidere con il difensore. A tal proposito la Corte ha precisato che la procura deve attribuire al rappresentante tutti i poteri sostanziali necessari per partecipare utilmente alla mediazione, tuttavia una semplice procura valida per la rappresentanza processuale non è sufficiente, anche se include il potere di transigere e conciliare. Nel caso in cui la procura per la mediazione sia rilasciata allo stesso difensore, questa deve espressamente e specificamente prevedere oltre al potere di transigere e conciliare la lite giudiziaria, anche quello di disporre pienamente dei diritti sostanziali fatti valere in giudizio, permettendo al rappresentante di raggiungere qualunque soluzione transattiva senza limitazione alcuna. 

Procura sostanziale

Procura sostanziale

Procura sostanziale: valida solo se motivata, pena l’improcedibilità della domanda La domanda giudiziale è improcedibile se al tentativo di conciliazione la parte delega un rappresentante tramite procura non motivata, priva dei “giustificati motivi” richiesti dalla legge. A sostenere questa tesi

Leggi Tutto »
Torna in alto